Negli anni ‘80 e ‘90 come “curavamo” i tunnel carpali? Non esistevano: stop!
Possibile che i tunnel carpali odierni siano frutto di un’epidemia “infettiva”?!
O forse, bando agli scherzi, non siamo diventati così raffinati nella diagnostica da interpretare per patologiche alterazioni che sono invece para fisiologiche? Vuoi vedere che invece, sotto sotto, ci sono i soliti problemi posturali che, poiché sono complicati da diagnosticare e da risolvere, vengono sapientemente e velocemente medicalizzati?
Ma dopo l’intervento stanno bene, voi ribadite. Vero, ma anche chi dopo non sta bene il problema se lo tiene: mica può farsi liberare il nervo mediano di nuovo! Per conto mio sono problemi legati a tensioni che interessano rami diversi del plesso brachiale, stiracchiato da malposizioni di testa, collo, spalle e busto, il tutto farcito con un pò di alterazioni della masticazione (ATM)!!
Ma poiché il problema posturale è complesso meglio passare a qualche “tagliettino“ molto più sbrigativo e con relativo DRG .
Mi piacerebbe studiare quanti di questi pazienti operati di tunnel carpale sono anche cervicalgici cronici, quanti sviluppano cervicobrachialgie, quanti incorrono in conflitti di spalla, quanti soffrono di acufeni/ vertigini (prossimo corso all’Ordine su questo tema).
Ma sembra che, per ora, gli specialisti del settore siano già più che soddisfatti dei loro “tagliettini”..