Il movimento è fondamentale per ogni forma di vita e lo si conquista e lo si mantiene ad ogni costo.
Le piante si muovono soprattutto in altezza, alcune perfettamente dritte, altre si arrampicano, altre si allungano a cercare il sole, altre si modellano per resistere agli eventi naturali.
Ho visto faggi secolari che svettano possenti nelle radure tranquille e altri che sembrano "bonsai", contorti, bassi, storti sulle vette ventose e tormentate delle nostre montagne: l'ambiente forgia gli alberi, ma forgia, modifica anche le posture degli uomini, a volte in peggio (dolore!).
Ogni uomo costruisce una propria autonomia motoria con i mezzi che ha, dapprima plastici e poi sempre più strutturati e stabili. Ormai è risaputo che la struttura motoria (ossa e muscoli) è modificabile fin oltre i 20 anni, ma anche dopo lo è e i medici lo sanno perché vedono i peggioramenti strutturali degenerativi che hanno chiamato artrosi.
Se tutto funziona a dovere l'uomo non ha problemi motori, ma se alla nascita o durante lo sviluppo o per genetica qualcosa non va allora sono guai motori che i medici hanno chiamato: problemi posturali.
La medicina è attenta al dolore, perché il dolore è il linguaggio che il corpo usa per manifestare un problema e il medico sa che il dolore può nascondere patologie anche fatali.
Il dolore del sistema motorio non è mai mortale! Bene, ma qualche volta il dolore è subdolo, ovvero può partire anche da un punto lontanissimo dal punto in cui il paziente lo avverte, tipo la sciatica che può dare dolore a un piede e il problema è un'ernia discale lombare.
Il paziente va dal mmg (medico pratico) per un dolore e come prima cosa vuole che il dolore gli passi, subito. Tutto ciò che ruota intorno alla terapia del dolore articolare è sintomatico, questo i mmg lo sanno, ma i pazienti no. Il mercato sanitario sta infatti enfatizzando in ogni modo le terapie per il dolore, vive e prospera su queste terapie mediche e chirurgiche.
I pazienti, pian piano, senza rendersene conto, perdono l'autonomia motoria, un pò per questioni fisiologiche, ma soprattutto per molte cure sintomatiche che tolgono il dolore, ma non fermano la vera causa del dolore che nel frattempo continua a creare danni sempre più importanti e invalidanti.
L'attenzione posturale è l'unica in grado di conservare l'autonomia motoria, da giovani e da vecchi, anche dopo un incidente, anche dopo una protesi, ma va iniziata presto e va portata avanti per tutta la vita.
Ricordo che il maldischiena colpisce i giovani in percentuale simile agli adulti: nel maldischiena il problema parte dalla postura ed è mantenuto, ingigantito dalle attività lavorative (posture obbligate), dalle pratiche sportive o dalla sedentarietà.
Molto del lavoro giornaliero del mmg (medico pratico) ruota intorno a problemi motori, ma l'unico modo per risolvere questi problemi funzionali è passare dalla visione settoriale organicistica ad un approccio globale.
La medicalizzazione, la parcellizzazione di ogni singolo problema ingigantisce l’approccio al paziente cronico, non serve a risolvere i suoi problemi, disorienta mmg, pazienti e loro familiari, costa uno sproposito al SSN, soddisfa solo gli appetiti di tutti coloro che devono vendere i loro “servizi inutili e costosi”.
Aiutiamo i cronici a conservare la loro autonomia motoria il più possibile e ciò parte dall’attenzione posturale e dalla riabilitazione posturale: un dolore che recidiva in una stazione della catena cinetica (articolazioni che sopportano il carico dal piede in su, fino al collo, masticazione compresa!) NON è mai casuale e va indagato prima ancora di essere efficacemente trattato.
Un PICCOLO PROBLEMA POSTURALE negli anni DEGENERA LA STRUTTURA ARTICOLARE e crea INVALIDITÀ MOTORIA e MENTALE.
I mmg sono maestri nel controllo di ipertensione-cuore, diabete e BPCO (bronchite cronica e asma), ora bisogna conoscere e controllare anche la postura, bisogna farlo nei propri ambulatori coordinando le figure professionali (fisioterapisti-osteopati) che ora spesso lavorano allo sbando ed è possibile, basta pensarci su un po’ e collaborare.